FINANZA &MERCATI

 
 
 
Crisi del credito: Borse, Governi e Banche centrali
 
HOME DEL DOSSIER
Cronaca / Europa e Mondo
Le mosse dei Governi
Politiche monetarie
Borse / Analisi
Petrolio e valute
Banche e depositi

Interviste

Analisi e commenti

INTERVISTA / Robert J. Gordon «La vera ripresa? Tra il 2010 e il 2012»

di Mario Margiocco

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
26 ottobre 2008


«Sarà un trionfo per Keynes. Con una bella ondata di spesa pubblica». Robert J. Gordon ama descriversi come un fotografo che pretende di fare l'economista. Il suo ufficio alla Northwestern University di Evanston, poco a nord di Chicago, più spazioso del solito, indice di seniority e prestigio, è tappezzato con foto scattate ai quattro angoli della Terra. Specialista in analisi della produttività, 68 anni, Gordon è uno degli accademici più interessanti e vivaci per capire una fase così drammatica dell'economia americana e internazionale. Nei suoi scritti ha spesso confrontato Stati Uniti ed Europa. Associato al National bureau of economic research (Nber), l'organismo che "certifica" le recessioni, da esperto di cicli produttivi Gordon insiste su un fatto: è la prima volta da 75 anni che il mondo intero ha un ciclo sincronizzato, tutti nella stessa barca allo stesso tempo, e recessivo. Ma l'America sarà la prima a uscirne. Nel campus di Evanston della Northwestern, pilastro dell'eccellenza accademica a Ovest del Lago Michigan insieme all'università di Chicago e a quella statale dell'Illinois, Gordon tratteggia per il Sole 24 Ore lo scenario economico che la nuova amministrazione dovrà affrontare.

Quanto durerà la recessione Usa?
Siamo già in recessione, qualche cifra arriverà dal Nber nei prossimi giorni, anche se penso che, per dichiararla ufficialmente, si aspetterà la fine della campagna elettorale. Comunque, poiché l'occupazione scende dal dicembre 2007, entro fine anno al massimo saremo senza dubbio in recessione. Sarà peggio del '91, una crisi a sua volta più pesante di quella del 2001. E il nuovo Governo si insedierà a gennaio proprio quando l'effetto moltiplicatore dello shock si sarà trasmesso chiaramente dalla finanza all'economia reale. Per questo agiranno subito. E in modo massiccio. Per tornare a una crescita robusta appena possibile. Ma non sarà semplice.


E che cosa farà la Casa Bianca?
Metterà mano alla borsa e spenderà molto. Un presidente democratico, prevedo, con un Congresso fortemente democratico, come sicuro, non avrà in pratica opposizione. Gli Stati Uniti, con un debito pari a circa il 40% del Pil, si possono permettere un balzo del deficit. Non abbiamo Maastricht. Poi Obama e il Congresso vorranno rilanciare bene l'economia, anche per dimostrare le colpe dell'amministrazione Bush e per assicurarsi la vittoria del 2012 e una lunga stagione democratica anche oltre.

Ma ce la faranno?
Se, come credo, vincerà Obama, assisteremo a un crescendo di dichiarazioni, analisi e ricostruzioni sul New Deal, per dire che allora, alla fine, non fu fatto abbastanza. Ci sarà un vantaggio "storico" in tutto questo, che finalmente la verità verrà chiarita per tutti. Le misure di F.D. Roosevelt non furono sufficienti. Certo, vi furono molte iniziative e riforme, alcune ben vive ancora oggi, ma la spesa non fu mai adeguata a una politica di pieno impiego. Solo dopo l'occupazione nazista in Francia, nel giugno del '40, la spesa venne lanciata. Il tasso trimestrale di crescita più forte, pari al 18,1% su base annua come abbiamo ricostruito (i dati ufficiali partono solo dal 1947), si registrò alla vigilia di Pearl Harbour. C'era un esercito da costruire, il Pentagono da edificare e gli inglesi da rifornire. E solo così, con la spesa pubblica massiccia che prima era mancata, il New Deal mantenne le promesse.

Siamo oggi nella Grande Depressione?
No, siamo nella Piccola Depressione, ma la spesa sarà subito grande. Una scossa. E gli Stati Uniti usciranno per primi dalla recessione, perché hanno un budget unico. L'Europa è troppo frammentata per poter dare – anche se si allentassero i vincoli di Maastricht – una scossa di tale portata.

E l'Asia?
Per la prima volta dagli anni 30 i cicli sono sincronizzati. La recessione è globale e colpisce anche l'Asia. La Cina, dopo aver spinto molto sull'acceleratore prima delle Olimpiadi, ora rallenta. Non era così all'epoca delle nostre recessioni del '91 e dell'82, quando l'Europa stava meglio. Ora, nel mondo siamo tutti nella stessa barca.

Professor Gordon, quando prevede la ripresa?
Ci vorrà tempo. Per ora abbiamo incassato lo scoppio della bolla dell'edilizia residenziale privata. Il contraccolpo per l'edilizia commerciale (uffici, shopping center, hotel, depositi e altro) deve ancora farsi sentire. Siamo in un ciclo di smaltimento di eccessi, dal debito all'edilizia. A Chicago, Donald Trump si ritrova con un grattacielo mezzo vuoto. E il nuovo grattacielo di Calatrava, sul lungolago, dovrà attendere la prossima ripresa economica. Non prevedo grandi progetti privati per dieci anni. Non dimentichiamo che dal '29 al '50 la skyline delle grandi città americane rimase immutata, con l'Empire State Building di New York come unica eccezione. Questo dà la misura di quanto la nuova amministrazione spingerà subito molto sull'acceleratore della spesa: per spezzare un clima negativo. Comunque, prendendo come metro la necessità di smaltire l'eccesso edilizio, credo che una vera ripresa ci potrà essere non prima del 2010 e non oltre il 2012.


E come verrà utilizzato il deficit?
Incentivi, opere pubbliche di vario genere e finalmente l'avvio di un'autentica riforma sanitaria.

A quel punto, come reagirà il dollaro?

Non importa molto. Se scende, esportiamo di più. E, poi, è evidente che è sempre richiesto sui mercati internazionali.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-